Costi energetici: sanzioni milionarie per pratiche commerciali aggressive

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha emesso sanzioni per oltre 15 milioni di euro nei confronti di diverse società energetiche. Secondo l’Autorità, queste società hanno adottato pratiche commerciali aggressive, influenzando i consumatori ad accettare modifiche nei prezzi dell’energia e del gas, in violazione delle normative stabilite nel Decreto Aiuti bis. Quest’ultimo aveva vietato incrementi unilaterali dei costi per l’energia e il gas in un periodo di gravi difficoltà nel settore energetico.

Le società hanno inviato comunicazioni che spingevano i consumatori ad accettare cambiamenti tariffari, portando a notevoli aumenti nelle bollette dei loro clienti. Alcune di esse hanno modificato unilateralmente i prezzi per milioni di consumatori, basandosi su clausole contrattuali che consentivano loro di decidere quando adeguare le tariffe una volta scadute le condizioni contrattuali. In alcuni casi, le società hanno aumentato i prezzi anche diversi anni dopo la scadenza delle condizioni contrattuali, senza comunicazioni chiare ai consumatori.

Alcune società hanno agito prima che il divieto entrasse in vigore, cercando di finalizzare aumenti dei prezzi senza rispettare i tempi di preavviso previsti dalla normativa. Altre hanno minacciato la risoluzione contrattuale in caso di mancata accettazione di nuove condizioni economiche, costringendo i consumatori ad accettare modifiche unilaterali per aumentare i prezzi.

In un caso, una società ha applicato aumenti prima della scadenza contrattuale prevista ma, avendo risarcito i clienti e coinvolgendo un numero limitato di consumatori, è stata multata con l’importo minimo.