Confermata la sanzione di 23 milioni di euro contro le “Big Four” dopo la gara CONSIP

Il Consiglio di Stato rigetta l’appello formulato contro la sentenza del TAR Lazio e conferma in toto la sanzione irrogata con il provvedimento I796 da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro le cosiddette “Big Four” della consulenza finanziaria.

Infatti, con il suddetto provvedimento l’AGCM aveva accertato l’esistenza di un’intesa orizzontale e segreta, in violazione dell’articolo 101 del TFUE, per mezzo della quale le principali società di revisione e consulenza appartenenti ai network internazionali Deloitte, KPMG, Ernst&Young e PWC avevano condizionato l’esito della gara bandita da CONSIP per l’affidamento dei servizi di supporto e assistenza tecnica alle Pubbliche Amministrazioni. La condotta anti-concorrenziale consisteva in una partecipazione “a scacchiera” ai lotti di gara. Con tale provvedimento, l’Autorità ha irrogato sanzioni per complessivamente 23.693.216 euro, condannando in solido con le società che hanno preso parte alla gara CONSIP, anche Ernst & Young Financial Business Advisors S.p.A., Deloitte & Consulting S.r.l., Kpmg Advisory S.p.A., sulla base dell’appartenenza delle stesse al medesimo network.

In particolare, il Consiglio di Stato ha accertato, infine, che:

  1. l’AGCM ha correttamente qualificato l’intesa come “segreta”, vista la carenza di trasparenza e pubblicità dell’accordo stesso, che si evince da contatti via posta elettronica non conoscibili all’esterno e da matrici organizzative di spartizione dei lotti in sede di gara;
  2. le intese aventi oggetto anti-concorrenziale possono essere qualificate come molto gravi sulla sola base della loro natura, senza che sia sempre necessario dimostrare gli effetti sul mercato;
  3. l’applicazione della entry fee per le ipotesi più gravi di illecito anti-concorrenziale è indipendente dalla durata dell’infrazione e dagli effetti dell’intesa accertata.